GLI OSCAR ITALIANI
Domenica 27 marzo torna, puntuale come ogni anno, la notte degli Oscar. “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino è l’ultimo film italiano ad aver vinto questo premio, nel 2014. Sorrentino ci riprova quest’anno con “È stata la mano di Dio” (che si può apprezzare su Netflix) per ribadire una lunga tradizione di successi che colloca l’Italia al primo posto con 14 statuette vinte, nella categoria Miglior Film Straniero, seguita dalla Francia (12 statuette) e dalla Spagna (4 statuette). Ripercorriamo velocemente la lista. Il primo Oscar italiano fu assegnato a "Sciuscià" di Vittorio De Sica nel 1947, che ottenne il bis tre anni dopo con "Ladri di biciclette" (1950). Nel 1957 iniziò l'era di Federico Fellini, che vinse la prima volta con il film "La strada", bissando l'anno seguente con "Le notti di Cabiria" (1958). Una doppietta straordinaria cui seguirono altri successi: “Otto e mezzo” (Oscar nel 1963) e poi "Amarcord" (1974). Commovente fu l'Oscar alla carriera assegnato al grande regista romagnolo nel 1993, anno della sua morte.
Nel 1965 tocca a Vittorio De Sica con "Ieri, oggi e domani" che si ripete nel 1971 con "Il giardino dei Finzi Contini", trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Giorgio Bassani. L’anno prima, aveva vinto un altro film italiano "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" di Elio Petri.
Dopo una pausa abbastanza lunga l’Italia torna a vincere nella categoria con "Nuovo cinema paradiso" diGiuseppe Tornatore nel 1990 - nel mezzo un prestigioso premio al miglior regista a Bernardo Bertolucci con "L’ultimo imperatore" che nel 1988 ebbe in totale ben 9 statuette-. Il 1992 è l’anno di Gabriele Salvatores e di "Mediterraneo". Infine il ciclone Roberto Benigni: nel 1999 il miglior film straniero è "La vita è bella" e Benigni viene premiato anche come miglior attore.
La statuetta alla migliore attrice è stata vinta solo due volte: Anna Magnani per "La Rosa tatuata" (1955) e Sophia Loren (1962) per "La Ciociara". L’attrice napoletana ricevette nel 1991 anche con l’Oscar alla carriera.
Sono molti di più, una quarantina, gli Oscar vinti dall'Italia nelle categorie cosiddette "tecniche": dal costumista Piero Gherardi che vinse nel ’62 per "La dolce vita" e nel ’63 per "Otto e mezzo” a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo coppia da Oscar per
le scenografie (tre statuette). E poi le quattro volte della costumista Milena Canonero, le tre del musicista Giorgio Moroder, del fotografo Vittorio Storaro (“Apocalypse Now”) e di Carlo Rambaldi per gli effetti speciali (ha “inventato” Alien, ET e King Kong). Non si possono dimenticare Pietro Germi, Ennio De Concini e Alfredo Giannetti sceneggiatori di "Divorzio all’italiana", Nicola Piovani per la musica di "La vita è bella", Dario Marianelli per "Orgoglio e pregiudizio", Gabriella Pescucci costumista per "L’età dell’innocenza", Ennio Morricone, Oscar per la musica di “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino nel 2016.
Sei gli Oscar alla carriera assegnati ai talenti italiani del cinema: oltre Loren e Fellini già citati, l’Academy diede nel 1995 il riconoscimento a Michelangelo Antonioni, nel 2001 al produttore Dino De Laurentiis, nel 2007 a Ennio Morricone per le sue colonne sonore e nel 2020 a Lina Wertmuller, prima donna regista a ricevere una nomination, nel 1977.