IL WEBINAR DELLA DANTE: I COLORI DEL GIALLO

Gli scrittori Erica Arosio e Flavio Villani, con la moderazione di Maurizio Campisi, sono stati gli ospiti del webinar organizzato dalla Dante Alighieri di San José, “I colori del giallo” tenutasi sabato 3 settembre. Come annunciava il titolo, si è trattato di un incontro sul genere giallo che, nella nostra letteratura, sta attraversando un periodo particolarmente prolifico. L’attività, inoltre, si è svolta a margine della XXI edizione della Feria Internacional del Libro, il più importante evento centroamericano che riguarda il settore della letteratura.

A raccontarci i dettagli di questo periodo fortunato del giallo sono stati appunto Erica Arosio, che con Giorgio Maimone con cui scrive a quattro mani ha creato i personaggi di Marlon e Greta, e Flavio Villani, “padre” del commissario Rocco Cavallo. Sia Arosio che Villani hanno pubblicato differenti romanzi, di cui citiamo “Macerie” per Arosio (uscito un paio di mesi fa per Ugo Mursia Editore) e “La banda degli uomini” per Villani, pubblicato l’anno scorso per Neri Pozza Editore.

La competenza e la disponibilità degli autori ci hanno permesso di effettuare un’approfondita analisi su un genere spesso considerato, a torto, di poca importanza. Non è così. Il giallo è uno specchio della realtà, è il termometro della società e mostra senza remissione i nostri difetti, amplifica le debolezze dell’animo umano. Senza contare la qualità letteraria che certi scrittori (da Umberto Eco a Georges Simenon, da Patricia Highsmith ad Agatha Christie con i suoi classici intrecci) hanno regalato a questa porzione di letteratura.

Il successo attuale del giallo come genere si deve che è “facile e popolare, con uno sviluppo famigliare per il lettore” ha detto Arosio, ossia si presta alle attese di chi legge, realizza le aspettative. Non ci sono sorprese. La televisione e il cinema hanno fatto il resto, appropriandosi di storie poliziesche da destinare al grande pubblico. Come veicolo è stato straordinario. “Sono tutti elementi che hanno fatto sì che il giallo oggi sia un genere di successo” ha concluso Arosio. Oltre a una certa decadenza della narrativa tradizionale, ha aggiunto Villani, che si è impoverita, convogliando quindi l’interesse dei lettori verso il giallo. “A questo punto la narrativa di genere è diventata più complessa. Perché è vero che il giallo ha una struttura definita, ma ora presenta trame più complicate, più ricche di tematiche e di ambientazioni”. Proprio il regionalismo è diventata una delle caratteristiche del giallo italiano attuale. Ogni regione, addirittura ogni città, anche se magari piccola e apparentemente insignificante (su tutti valga l’esempio di Aosta, con la fortunata serie di Antonio Manzini sul viceispettore Rocco Schiavone) vanta un proprio personaggio. Il lettore, quindi, si riconosce nella geografia e nel sociale, percorre le stesse strade e visita gli stessi ristoranti che ritrova sulle pagine, magari rivangando dal passato fatti di cronaca che avevano avuto grande risonanza a livello locale. C’è quindi un riconoscimento, un autocompiacimento che soddisfa il lettore.     

Tanta offerta, però, forse rischia di soffocare se non il genere, almeno questo momento di particolare benessere che sta vivendo. A volte, come lettore, si ha l’impressione che certi autori si sentano appagati nella loro zona di comfort e, soddisfatti dal successo, consegnino dei lavori di poco valore. “L’eccesso di commissari, di ispettori, di investigatori rischia di rendere i personaggi dei clichet” dice Villani e la salvezza viene dalla qualità della scrittura. Abbiamo questa grande arma, che è la nostra libertà di scelta, che limita i danni.

Il webinar è poi continuato analizzando altri temi di grande interesse, come la creazione letteraria, la caratterizzazione dei personaggi, le letture e gli scrittori consigliati. Su questa stessa pagina potete vedere l’intero incontro che si trova sulla nostra pagina di You Tube. Non dimenticate di mettere Like!

Anterior
Anterior

LA VITA QUOTIDIANA NELL’ANTICA POMPEI

Siguiente
Siguiente

LE PAROLE CHE VENEZIA HA DATO AL MONDO